Simonetta Tronci Serva di Dio

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una sola voce per Simona

Simona presto beata

Testimonianze

Simona presentata ai fratelli
della Catholic Fraternity

La testimonianza di Sandra su Simona Tronci
alla Conferenza Europea per Animatori della Catholic Fraternity

Roma, 4–5 novembre 2017

Sandra Cossu

Sandra Cossu durante la sua testimonianza

Sandra Cossu del Consiglio Spirituale della Comunità Primavera ha testimoniato alla Conferenza Europea degli Animatori della Catholic Fraternity qualche aspetto della Serva di Dio Simona Tronci riguardo al cammino di Santità nella Comunità e, rivolgendosi ai convenuti, si è espressa con queste parole:

Ringraziamo innanzitutto Matteo Calisi, Rappresentante della Catholic Fraternity per la Regione del Sud Europa, e tutta la Catholic Fraternity per averci dato l'opportunità di condividere con voi qualche aspetto sulla Serva di Dio Simona Tronci.

Questa "Storia", per noi inaspettata, cominciò all'inizio del 1977 quando, occasionalmente, Giuliano e Simona si conobbero in un incontro di preghiera diretto dal Gesuita Padre Giovanni Puggioni. Al termine di questo incontro entrambi restarono affascinati dal modo di pregare, di lodare, di sollevare le braccia al Signore...Simona e Giuliano continuarono a frequentarsi e conobbero altri 5, 6 giovani con gli stessi ideali e decisero di fondare la Comunità Primavera... proprio 40 anni fa! Nel 1977!.

Tra questi giovani c'ero anch'io e posso testimoniare che tutti noi ci accorgemmo di qualcosa di "Speciale" che aveva Simona... lo si percepiva nello starle accanto... il suo volto, il suo sguardo, il sorriso, il suo parlare, dolce, raffinato. Con il trascorrere dei mesi, tutte le persone che si accostavano a lei la ritenevano "interessante, piacevole"... seppure nessuno, nessuno, né famiglia, né amici, né insegnanti, né Sacerdoti andasse ad immaginare che tra di noi stesse una Santa. L'abbiamo capito dopo che salì al Cielo a soli 23 anni. L'abbiamo capito quando potemmo leggere suoi diari... ricchi di sensazioni e intuizioni spirituali, di lodi, di preghiere, di suppliche, di intercessioni, densi di continui propositi per convertirsi sempre di più, giorno dopo giorno.

Di Simona ci stupiva il suo slancio spirituale davvero singolare, l'entusiasmo travolgente e il suo innamoramento totale verso Gesù, tanto che, man mano, questi suoi doni particolari ci contagiarono... Simona aveva capito che consegnandosi a Dio, si consegnava in mani sicure... aveva capito che seguire Gesù non era perdere la libertà ma conquistare la libertà vera. In lei si incarnava la Parola del Vangelo "Piangere con chi piange e gioire con chi gioisce". L'opera di Dio in lei si manifestava in una ferialità che diventava presenza concreta, in un abbraccio per consolare, misericordia, delicatezza ed entusiasmo per sostenere.

La carità e la misericordia nella sua vita furono al primo posto. Si prodigava nell'aiutare alcuni poveri della città non solo offrendo loro un aiuto materiale, bensì testimoniando il Signore e portando loro la Sua Parola. Ogni azione, ogni suo gesto partiva dall'amore. Il suo carisma principale, oltre quello della preghiera di lode, è stato quello della Evangelizzazione attraverso il canto e la testimonianza di una vita costantemente profumata della Misericordia di Cristo.

Oltre la Bibbia, sempre presente nella borsetta o nello zainetto, portava con sé la sua chitarra... Nelle sue mani la chitarra diventava canale dello Spirito, voce e suono che si fondevano in un'unica melodia di lode, strumento di conversione che toccava i cuori e le menti. Simona animava e pregava, dava vita a quel suono accompagnato dalle parole che lei stessa componeva in canti. Così leggiamo dal suo diario: "Dammi di comporre canti che facciano lodare e pregare i miei fratelli; il mondo ha bisogno di sentir cantare... deve riscoprire che c'è un Dio, un Dio d'Amore che ti chiama alla gioia".

Era zelante nella fede e nell'incoraggiamento alla testimonianza di un Gesù vivo e presente nel quotidiano, nella famiglia e nel lavoro. Simona, piena di entusiasmo, accompagnò con amore tanti sofferenti a Lourdes. Offriva anche ricchissime e profonde catechesi sulla preghiera e sulla spiritualità del Rinnovamento Carismatico. Lei non voleva ringraziamenti o lodi per sé, ma chiedeva che il "grazie" fosse innalzato a Dio perché la usava come Suo strumento!Simona era per tutti noi, e per coloro che la avvicinavano, una maestra nella preghiera.

Simona ritenne che attraverso la Comunità potesse concretizzarsi non solo la missione, ma anche la vocazione... Tant'è vero che noi, nella Comunità, per tanti anni ci siamo prodigati nell'Evangelizzazione nelle piazze e, soprattutto nei primi anni, nei night-club dove, per mezzo della musica, portavamo Gesù con esempi di vita concreti. E non mancarono neppure le Vocazioni Religiose di alcuni fratelli e sorelle della Comunità, che sono poi sfociate nella consacrazione in alcuni Ordini Religiosi, tra cui la Compagnia di Gesù, il Carmelo, l'Ordine Francescano ed altri... Per Simona uno dei punti fondamentali in Comunità era quello di vivere la Fedeltà alla Parola di Dio... solo su questa base si poteva sperimentare la comunione fraterna e una solida Alleanza tra i fratelli.

Per Simona, affinché una Comunità fosse solida e durasse nel tempo, occorreva che ci fossero 3 punti saldi:

  1. la presenza di Gesù e/o dello Spirito Santo, che presupponeva, perciò, la preghiera personale e quella Comunitaria;
  2. le relazioni cordiali tra i membri, basate sul dialogo, la comprensione e il rispetto;
  3. la carità reciproca.
Sandra Cossu

Sandra Cossu durante la sua testimonianza

Proseguendo, ci diceva "Non stiamo insieme solamente per aiutarci nei nostri bisogni umani e pratici, ma soprattutto per scopi apostolici. Stiamo insieme per avere Gesù in mezzo a noi. Stiamo insieme per testimoniare la vita rinnovata per mezzo del Vangelo, ad imitazione del Ns. Salvatore”. La vita di comunione rappresentava per lei il primo annuncio, poiché è segno efficace e forza persuaviva che conduce a credere in Cristo. La comunione, allora, ci diceva e scriveva nei suoi diari, si fa essa stessa missione, anzi la comunione genera altra comunione. Lo “stare insieme” corrisponde all’ “essere riuniti nel Suo Nome”.

Con questi presupposti tutta la Comunità può diventare Santa, ovviamente lasciandosi guidare dallo Spirito Santo e da Colui che è Santo…. Se Cristo è presente tra noi, nella Comunità, viviamo la santità che viene da Dio. Questa santità è consegnata ai singoli, ai credenti della Comunità, come dono non solo da custodire, bensì da sviluppare, sempre tutti assieme. Tutto ciò si concretizza in una Alleanza fraterna Comunitaria.

Ancora un altro pensiero di Simona: Ogni uomo si sente di elevare un muro verso il suo simile per diversi motivi…, ma ciò divide. Gesù ha abbattuto i muri delle divisioni…. Perciò la nostra Comunità e Fraternità deve essere fondata su un Corpo che si è spezzato per costituirci in unità. E’ una fraternità “messa al sicuro” proprio dal Sacrificio di Cristo in Croce, perciò è “santificata”. La Serva di Dio ci diceva che se abbiamo paura della Croce non diventeremo mai “Simili a Cristo”, cioè Santi. Se abbracceremo la Croce che ci porta alla Santità, Lui ci aiuterà a sostenerla e ce la farà sentire più leggera. Così in lei maturò un desiderio profondo di comprendere il valore della Croce. Nei diari scriveva: “noi non abbiamo ancora capito quanto hai sofferto in Croce….”

Con grande dolore per noi, il Signore le diede delle risposte concrete nel Gennaio del 1983, quando le fu diagnosticato un tumore. Simona accolse la volontà di Dio al punto che la sua malattia non fu la sua nemica… considerò la Croce come l’ascensore per salire al Cielo. Il dramma fu solo nel corpo, mentre il suo spirito restò forte, radicato con fede al suo amato Gesù.

Il Tribunale Diocesano di Cagliari ha terminato l’indagine sulle Virtù Eroiche e la Diocesi di Cagliari, il 16 Luglio 2016, ha dichiarato concluso il Processo di Beatificazione e Canonizzazione della Serva di Dio Simona, e tutti i faldoni si trovano adesso in Vaticano presso la Congregazione per le Cause dei Santi, per il nuovo iter.

Che cosa ci ha insegnato Simona e che cosa ci rimane di lei?

Che tutti siamo chiamati alla Santità: Religiosi o Religiose, sposati o meno, giovani o anziani… tutti siamo chiamati alla Santità.
Ci ha insegnato che proprio nella Comunità può rafforzarsi la fraternità e l’aiuto reciproco per il perseguimento della santità. Infatti, il cammino verso la Santità, sia quello personale che quello Comunitario, non è facile. Si tratta proprio di una sfida contro le tentazioni della carne e del mondo. Simona ci chiedeva spesso se avessimo preferito assecondare la volontà del mondo o fare quella di Gesù!? Lei ha fatto la sua scelta: quella di compiere la Volontà di Gesù… Ora sta a noi scegliere… Perciò, ogni Comunità è invitata a vivere la santità e la fraternità senza stancarsi o senza scoraggiarsi, per diventare:

  • cercatrice di santità e fraternità;
  • innamorata della santità e della fraternità trovata;
  • sostenitrice di santità e fraternità.
Sandra Cossu

Sandra Cossu durante la sua testimonianza

Questo è l’augurio per le nostre Comunità della Fraternity, e vorremmo ripeterlo:

La Comunità deve essere:

  • cercatrice di santità e fraternità;
  • innamorata della santità e della fraternità trovata;
  • sostenitrice di santità e fraternità.

Rendiamo Grazie al Signore! Amen.

 

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